Immagino che anche tu sia un appassionato di musica non è cosi?
Ormai da un po’ ho fatto l’abbonamento a Spotify Premium perchè sinceramente è molto comodo, facile da usare e soprattutto funziona.
Certo tutto ha il suo prezzo ma con l’utilizzo che ne faccio ne vengo ampiamente ripagato.
Facciamo insieme due riflessioni in proposito..ti va?
Prima di decidere per Spotify ne ho provati un paio, Tidal ad esempio (Vodafone mi aveva dato sei mesi gratuiti per cui 😀 ), Deezer ma sinceramente non mi sono trovato bene come mi trovo con Spotify.
Detto questo, visto che questa non è una promozione per Spotify (eh.. un buono per qualche mese gratis non sarebbe male 😉 ) volevo parlarti della musica durante il processo creativo.
Anche ora che sto scrivendo questo post sto ascoltando musica da..Spotify ;D appunto.. mi aiuta a concentrarmi ed a focalizzare l’attenzione e soprattutto la uso come terapia quando c’è bisogno di tirarsi su d’umore.
In fondo è questo che fa la musica no?
E per averla rivalutata devo ringraziare una cara amica a cui tengo particolarmente, tempo fa non davo cosi importanza alla musica mentre dopo averla conosciuta le cose sono cambiate.. visto che è diplomata al conservatorio ne capisce tantissimo ma in realtà dipende tanto dalla sua sensibilità e non ti saprei dire se la prima cosa ha causato l’altra o viceversa 😉 .. quasi quasi dopo le giro il link a questo post, magari le fa piacere leggerlo ;).
Insomma ormai utilizzo la musica in diversi contesti e ti assicuro che funziona alla grande.
Quando scrivo post qui su ThinkersClub le dita scorrono fluide sulla tastiera proprio perchè ascolto musica.
Mi aiuta a chiarirmi le idee, anche se ti dirò che quando devo mettere insieme qualche frase più “impegnata” preferisco ascoltare qualcosa che non abbia parole all’interno, le parole mi distraggono 🙂 .
Ti lascio qualche spunto di riflessione:
“La musica è tra i doni più misteriosi di cui sono dotati gli esseri umani.”
Cit. Charles Darwin
“Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu, ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verita’, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita… Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Tu sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche solo le strade. Ce n’è a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una, a scegliere una donna, una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo, quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n’è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormita’, solo a pensarla?”Cit. Alessandro Baricco
Per darti un altro contesto invece, a lavoro ad esempio ho iniziato ad ascoltare musica con le cuffie quando sto facendo qualcosa di “fondamentale” come scrivere documenti, installare nuovi software che richiedono attenzione oppure fare diagnosi particolarmente complesse.
Da questo ho trovato due vantaggi:
- Le persone quando mi vedono con le cuffie non mi distraggono, evidentemente trasmette il messaggio che sto facendo qualcosa e non voglio esser disturbato;
- Finisco i miei compiti in fretta e meglio potendomi dedicare ad altre attività;
Inoltre, ti consiglio di leggere questo post su pensarecreativo.com che parla proprio di questo argomento.
In ultimo, volevo consigliarti qualche libro ma su questo argomento ancora non ho trovato nulla di interessante e tu?
Lasciami un commento qui sotto se hai qualche libro interessante da condividere sull’argomento, mi farebbe molto piacere 🙂
Un saluto
Luigi