Questa settimana ho letteralmente divorato un libro che in realtà non è molto lungo se guardiamo il numero delle pagine ma in fondo un libro non si giudica mica da questo no?
Lascia che ti spieghi di che libro si tratta, credimi che alla fine non resterai deluso…
Il libro in questione si chiama: “The Art of Stillness” di Pico Iyer.
E’ un libro di una cinquantina di pagine che racconta la sua storia di giovane uomo che a ventinove anni ha già un ufficio a Manhattan, un buon lavoro ed una buona retribuzione ma sente che dentro di se qualcosa non funziona.
Il correre in continuazione, il desiderare sempre di più non gli da quella pace interiore che lui cerca e che desidera più di ogni altra cosa.
Ma guardiamo un attimo il trailer del libro:
Il punto centrale del messaggio è che siamo talmente all’interno della routine che alcuni di noi per vedere il quadro completo hanno bisogno di distaccarsi di “un paio di pollici” come dice l’autore nel trailer.
E la lucidità che si acquista andando “da nessuna parte” – che poi è il sottotitolo del libro – ci permette di essere più presenti, di poter apprezzare fino in fondo non ha importanza cosa, ma ci permette di apprezzare davvero.
Non voglio spoilerarti il libro 😀 quindi ti consiglio di leggerlo davvero, credimi non te ne pentirai scorre via davvero fluido.
Fammi sapere che ne pensi e se l’hai già letto lasciami un commento qui sotto, possiamo discuterne insieme 😉
Un saluto
Luigi