Ieri mattina mi è capitato sotto mano uno speech di TED che parla di micromanagement, sinceramente fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di micromanager o micromanagement ma il concetto è tutto sommato interessante da analizzare ed anche da applicare se ci pensi.
Analizziamo un secondo…
Più avanti ti lascio un link ad un articolo di Forbes che parla di micromanagement e sette punti sul perchè il micromanagement se applicato correttamente può essere una forza.
Si ma cos’è questo micromanagement?
E’ molto semplice in realtà e nel mio ambito è davvero diffusissimo.
Immagina un team molto specializzato di persone che lavora insieme e bisogna decidere come gestirlo.
Immagina anche quale possa essere la miglior cosa:
preferiresti essere gestito da qualcuno che conosce le attività che tu stai facendo in quel team oppure qualcuno che dirige semplicemente le attività?
Ecco, il micromanager è fondamentalmente una persona che conosce esattamente cosa quella squadra sta facendo, come le attività andrebbero svolte, i punti forti e quelli deboli del team ed è in grado di intervenire nelle questioni “operative” del team perchè lui/lei he ha grande conoscenza.
Ha una attenzione focalizzata ai dettagli proprio perchè sa’ di cosa parla, potenzialmente potrebbe svolgere lui le attività e proprio per questo le conosce alla perfezione.
Micromanagement=ipercontrollo?
Dipende.
Si, dipende dalla persona che poi gestisce il team. Non è il metodo migliore controllare stile “avvoltoio sulla spalliera”, il micromanager ideale dovrebbe lasciare spazio alle persone del team, sapere quando spingerle e quando fare un passo indietro.
Dovrebbe agire come una sorta di mentore insomma che consiglia ed è competente in materia.
Certo, poi c’è il rovescio della medaglia, i macromanager.
Questi invece sono quelli che hanno perso il controllo e gestiscono cosi tante persone che non sanno più cosa effettivamente si fa nei team sotto di loro oppure semplicemente non hanno la competenza per farlo e diventano praticamente degli “inoltratori di mail”.
Questi dalla mia esperienza sono il tipo di manager che andrebbero rimossi perchè fanno più male che bene.
Voglio lasciarti, oltre all’articolo di Forbes anche lo speech di TED che mi ha scatenato questa curiosità.Mr. Chieh Huang è il CEO di Boxed, una società americana che si occupa di spedire a casa prodotti che normalmente troveresti al supermercato.Ti assicuro che lo speech è davvero esilarante ed il messaggio che lascia alla fine è significativo ma te lo lascio ascoltare altrimenti ti rovinerei la sorpresa 😉
Fammi sapere che ne pensi, hai anche tu dei macromanager “pallosi” ?
Un saluto
Luigi