Quando una stella..

Bentornato o bentornata sul mio blog, Il titolo è ovviamente una citazione della fantastica composizione di Giorgia “Quando una stella muore“.

Si perchè qualche giorno fa’ ho perso un collega, un mentore, ma soprattutto una delle persone più buone mai conosciute e con qualche riga vorrei provare a rendergli omaggio e.. a lasciare un segno all’interno di internet, qualcosa che possa restare nel tempo.

Chissà se lassù internet prende bene 🙂

Stè ha sempre lavorato nel mondo IT, in fondo è qui che l’ho incontrato.
Quando l’ho conosciuto, ormai non ricordo più neanche quando di preciso, sono passati davvero molti anni, era già grandicello rispetto a me, poteva tranquillamente essere mio padre.

Una persona d’esperienza che voleva condividere il suo sapere ed insegnare ai giovani con pazienza e professionalità.

Ed è quello che ha fatto, prima con me e poi con tanti altri.

” Stè ma me l’hai insegnato tu, possibile che non te lo ricordi?”

L’età avanzava per Stè, mi ha insegnato tanto, cose che mi aveva spiegato fino a qualche giorno prima, ora le chiedeva a me.

E ci ridevamo sopra dicendo:

E’ un macello, è un macello..

Poi sei stato spostato su un’altra sede perchè il lavoro che facevi richiedeva una freschezza mentale che ormai non era più tale per te.
Volevamo farti riposare un po’ in attesa della pensione Stè!

Invece, poco dopo ti sei ammalato.

Personalmente non avevo mai pensato che avresti potuto non farcela.. non mi ci era caduto per nulla il pensiero, per me eri semplicemente in fase di cura e saresti tornato presto.

Non è cosi invece.

Il male che hai avuto ti ha stremato, la mattina di qualche giorno fa’ mi hanno avvisato che eri stato messo sotto morfina, anche in quella occasione ho pensato che ti stessero dando sollievo per i dolori.. non avevo realizzato.

Cosi quando è arrivata la telefonata della nostra Ila, disperata, in lacrime.. mi sono sentito svuotare di colpo.
Sono caduto di colpo sulla sedia in ufficio, le gambe non mi hanno retto.

Chi era vicino a me si è accorto che qualcosa di brutto era successo.. cosi annuncio la notizia ed il silenzio invade tutta la stanza.

Faccio per uscire nel corridoio per avvisare gli altri, sulla porta, vedo le prime lacrime, di Anna.. abbracci pieni di dolore, incredulità Stè.. nessuno ci vuole credere che tu non ce l’hai fatta.

Cosi ci siamo organizzati per partecipare all’ultimo saluto che ti abbiamo dato di persona.

Il funerale è stato semplice, i tuoi cari erano visibilmente provati e commossi cosi come lo eravamo e lo siamo noi tutt’ora.

Ci siamo trovati davanti la basilica, camminando a piedi dopo aver parcheggiato, abbiamo visto l’auto che ti stava per portare in chiesta.

In silenzio siamo entrati e pian piano tutti coloro che ti hanno conosciuto come professionista e che a te hanno tenuto in maniera speciale sono entrati dal portone di ingresso, quasi guidati, eravamo tutti stretti nella stessa navata.

Ci siamo guardati l’un l’altra, le ragazze in lacrime, i ragazzi con gli occhi lucidi ed i visi spenti.

Eravamo quasi in un limbo e quei due minuti di silenzio all’interno della celebrazione mi sono sembrati sia pesanti che liberatori allo stesso tempo.
Avrei voluto che fossero durati di più, in quei minuti circa un centinaio di persone in silenzio hanno osservato la tua foto, i fiori, i volti di chi avevano intorno e sicuramente come me, hanno riflettuto su se stessi, su cosa è davvero importante.

Su quanto le cose che ci sembrano importanti, davanti a queste cose, diventano inesistenti.

Ora c’è bisogno di silenzio, non è semplice lasciarti andare Stè, abbiamo versato tutti delle lacrime amare per te, eri quasi al momento in cui avresti potuto goderti ciò che con tanta fatica e sudore ti sei guadagnato.

Invece, era il momento per te di volare e noi non lo sapevamo.

Ci hai lasciato diverse cose importanti, l’amicizia prima di tutto.

E’ vero che quando una stella muore, fa male.. però io voglio pensarla diversamente.

Voglio pensare che tu adesso stai brillando in un altro posto, un posto dove ancora vai in giro dicendo:

E’ un macello, è un macello..

Un posto da dove ci osservi e correggi ancora gli errori che faccio durante le configurazioni.

Un posto dove, ci tieni uniti, a prescindere dal fatto che si lavori per la stessa azienda o meno, un posto che adesso ti permetterà di riposarti finalmente.

Un giorno ci rivedremo sai, io ho ancora tante cose da fare, persone da trovare, amici da sostenere e cose da imparare.
Quando avrò finito, torneremo insieme a configurare, rompere e aggiustare cose.

Nel dolore di averti perso, abbiamo tutti trovato motivazione in più.
Io ho trovato nuove motivazioni per fare cose, per farle subito senza perder tempo visto che è sempre comunque poco e non si sà quando questo tempo finirà, nessuno lo sà.
Ho trovato motivazioni anche per dirti che ho scoperto persone speciali come Ila.. che come te, mettono il cuore in tutto quello che fanno.

PS. il titolo è merito di Ila.

con affetto,

Ciao Stè,

uno dei tuoi ultimi allievi.

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