Once upon a time

E’ si, c’era una volta ed in realtà c’è e ci sarà ancora molte volte qualcuno che racconterà la storia di una Cenerentola, perchè tutte le storie alla fine, in fondo, hanno un lieto fine.

Oggi voglio raccontarti una storia, la storia di una moderna Cenerentola.

Qualche anno fa’ ho incontrato nel mio viaggio una persona, una ragazza che chiamerò Francesca.

Ovviamente non è il tuo vero nome ( si sò che ti ho girato il link per leggere questa storia), per voi altri che state leggendo, desidero proteggere il suo nome per evitarle qualsiasi conseguenza.

Francesca aveva da poco terminato le scuole ed a dire il vero, la prima impressione era di una ragazza ancora molto acerba, nonostante, da ciò che raccontava aveva fatto diverse esperienze di vita.

Proprio questo fu’ una delle prime cose che mi colpii, Francesca non aveva filtri, diceva quello che pensava, sempre.

Dire quello che pensi non è un male di per se ma dipende dall’interlocutore con cui lo fai, giusto?

Ma a lei questo non importa, lei è cosi, schietta e diretta, come si dice a Roma

Quanno ce vo’ ce vo’

In un primo momento, Francesca sembrava essere soltanto una ragazza come le altre, una di quelle che “ancora deve farne di strada”, ancora ingenua probabilmente e che col tempo chissà..

Per quanto mi riguarda, c’è una cosa che faccio sempre, con chiunque incontro.

Do’ sempre una opportunità a me stesso di imparare da chi incontro, cosi ho iniziato a parlarle, ad osservare come reagiva a certe situazioni, a supportarla quando sentivo di poterlo fare e un po’ anche a “sopportarti” 😉

Anche lei ha sopportato e supportato me, dopotutto, quando conosci qualcuno devi fidarti.. altrimenti la conoscenza resta superficiale.

Cosi poco a poco, l’ho vista crescere, maturare e diventare quella che è, quella che sei.

Ricordo la tua “presentazione” ufficiale, che tutti quelli che probabilmente ora sono tuoi amici in un modo o nell’altro ricordano.. ci hai quasi mandato a fuoco per un panino! 😀

Ricordo che ad una cena, te la sei goduta talmente da finire a casa di una nostra amica a dormire.. la mattina dopo hai continuato a lavorare come se niente fosse..

E mi ricordo anche di quando, a causa dei pianti a singhiozzo, diventavi tutta rossa in viso.. un rossore quasi come un peperone..

Nelle nostre brevi passeggiate verso il treno, ricordo l’imbarazzo che a volte montava.. mi chiedevi consiglio come se fossi un vecchio saggio neanche fossi Gandalf il Grigio 🙂

Gandalf Il Grigio: forse mi hai visto come un mentore?

Ho sempre cercato di trattarti con rispetto, con il rispetto che si deve ad una persona, con il rispetto che si deve ad una amicizia, ti riporto una citazione che ho trovato e che sento davvero dentro:

Così per amare, bisogna imparare prima a pazientare, a sapere stare da soli, ad accettare l’altro e rispettarlo; importante poi è avere fiducia in se stessi perché in fondo è nel rapporto con il proprio sé che si sviluppa il rapporto con il prossimo.”

Erich Fromm

Tornando al discorso di prima, quello delle passeggiate verso il treno, ne ricordo una in particolare dove avevamo fatto tardi e la banchina era quasi vuota, mi fermai con l’auto di fianco alla zona per farti scendere e sentii dentro che dovevo fermarmi un secondo.

Cosi scesi anch’io, restai li con te fino all’arrivo del treno, fu’ una delle prime volte dove davvero, ebbi timore che potesse accaderti qualcosa..

E poi venne il periodo del lockdown, non ci vedemmo per un bel po’ e tu cambiasti lavoro.. ma continuammo a sentirci in un modo o nell’altro.

L’ultimo giorno, prima della tua uscita, fu quella la prima volta in cui ci scambiammo un abbraccio.

Sai per me, gli abbracci sono uno dei modi più belli di dimostrare affetto a qualcuno.
Perchè quando abbracci, non puoi mentire, non puoi trattenerti.
Se lo fai, si sente, è impossibile non trasmettere tutto quello che provi in quel momento, non sei d’accordo?

Tornasti indietro perchè non eri felice

Quelli che ancora ti conoscevano erano felici nonostante alcuni non capivano i motivi del tuo rientro, io li capisco.. credimi, li capisco bene.

E’ quello che lega anche me al posto dove siamo.. il nostro cuore è probabilmente troppo tenero ma è anche il motivo per cui oggi ti sto scrivendo e perchè sto condividendo con tutto internet la tua storia Francesca.

E tra qualche giorno, ti sposerai, è una scelta importante..una scelta che io non ho ancora avuto la fortuna (qualcuno direbbe che sposarsi è una sfortuna-_-‘ )di poter fare.. ma se un poco ho capito come sei fatta, probabilmente l’hai sentito dentro stavolta che è la volta giusta, l’hai fatto con l’istinto e la naturalezza che ti contraddistingue.

Ti faccio un augurio, che tu possa essere per sempre te stessa, mantieni per sempre la tua unicità ed evolvila ogni giorno, imparando dalla vita e dalle persone che incontri.

inoltre, ti lascio con una citazione:

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi.

Charlie Chaplin

Con affetto, ti voglio bene
Luigi

Cenerentola ed il principe
Le principesse Disney fanno ancora sognare è?

PS. e vissero felici e contenti 😉

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