Oggi volevo segnalarti una iniziativa interessante, un corso gratuito pubblicato dall’MIT relativo ai tools che gli “hackers” utilizzano per essere più produttivi.
Ma forse non stiamo intendendo la parola “hacker” nel modo corretto..oppure si?
Continua a leggere cosi posso spiegarti meglio..
Ti cito un pezzettino di Wikipedia a proposito della cultura “hacker” per farti capire meglio.
The hacker culture is a subculture of individuals who enjoy the intellectual challenge of creatively overcoming limitations of software systems to achieve novel and clever outcomes. The act of engaging in activities (such as programming or other media) in a spirit of playfulness and exploration is termed “hacking”. However, the defining characteristic of a hacker is not the activities performed themselves (e.g. programming), but the manner in which it is done and whether it is something exciting and meaningful. .Cit Wikipedia
Come puoi capire quindi non si tratta del classico immaginario collettivo in cui si parla di hacker che “craccano” sistemi per fare danni o a scopo di lucro, la filosofia della “hacking culture” è ben diversa e più ampia di quanto possiamo immaginare.

Tornando al corso che ti linko tra un po’, ho dato un’occhiata agli argomenti e devo dire che ci sono spiegazioni molto interessanti.
In effetti potrebbe essere un buon punto di partenza per poi espandere la tua “ragnatela” di conoscenze in ambito linux ed informatico in generale.
Di base ormai per l’hacking si utilizza una distro linux, Kali Linux.
Al suo interno contiene già preinstallati set ti tool che permettono di testare vulnerabilità che sono molto comodi per iniziare se ci pensi.
Home del corso
Link alle lezioni
Se poi ti affascina il mondo dell’hacking – quello che ci passa la TV per intenderci – se non l’hai ancora fatto guarda assolutamente la serie TV di Mr. Robot ne resterai sicuramente sorpreso ma dagli qualche episodio di tempo, decolla al 4°/5° episodio 😉
Un saluto
Luigi