Negli ultimi giorni ho partecipato ad un corso di sicurezza informatica e ieri durante il pranzo con i corsisti è venuto a galla un argomento interessante.
Considera che tutti i partecipanti a questo corso fanno parte di aziende informatiche più o meno blasonate ma il feedback che ne è uscito da questa chiacchierata sulla sicurezza informatica a scuola è da tenere in considerazione.
Ti spiego meglio di cosa si è parlato..
Alcuni partecipanti al corso oltre ad essere uomini più o meno giovani sono ovviamente anche genitori ed essendo competenti in materia si sono posti il problema di rendere sicuro l’ambiente informatico delle proprie abitazioni per i propri cari.
Ovviamente sulla propria casa ognuno di noi ha il controllo sulla connessione ad internet, cosa che però non succede in un ambiente pubblico e che dovrebbe essere protetto come una scuola.
E quindi, a più di un partecipante è capitato di vedere che cose che a casa loro avevano bloccato invece a scuola del proprio figlio/figlia fossero tranquillamente accessibili dal laboratorio o dall’aula multimediale.
Dove sta il problema?
Il problema è nella cultura delle persone, nel fatto che – come ti dicevo in altri post – la generazione “internet” è relativamente recente e non ha ancora preso piede nel campo dell’istruzione.
Questo comporta che si fanno scelte non avendo davanti il quadro completo.
Si ma..la sicurezza costa!
A parte il fatto che dovresti pensare a quanto costa non fare sicurezza, quanto esponi i tuoi figli al mondo senza una protezione, non è poi cosi vero che la sicurezza costa.
Certo, se vuoi mettere una protezione a livello professionale non puoi pretendere di spendere dieci euro ma nel mondo open ci sono tante soluzioni per iniziare a fare sicurezza.
Inoltre, la sicurezza passa dall’informazione dell’utente che è il primo veicolo di infezione.
Un utente non formato è peggio di un virus.
Dall’implementazione di un proxy come squid o un firewall open come pfsense ci sono tante soluzioni che si possono implementare a costo praticamente zero..
E se mi dici che la scuola non ha la competenza per farlo, ci sono tanti istituti tecnici che hanno all’interno decine di “apprendisti tecnici” che potrebbero studiarci su per mettere in piedi una infrastruttura ad hoc.
Faremmo due cose buone:
- incentivare le politiche di sicurezza a scuola;
- formare le giovani menti con un progetto reale che poi potrebbero rivendersi quando verrà il momento di entrare nel mondo del lavoro.
La vedi complicata?
Ti assicuro che il deploy di una macchina virtuale con pfsense non impiega più di venti minuti quindi.. è solo questione di volontà.
Fammi sapere cosa ne pensi, se ti farebbe piacere una guida all’installazione di software come pfsense o squid 😉
Un saluto
Luigi